Suor Maria Teresa


Laboratorio Ostie, Monastero Benedettine Boville Ernica, clausura
“Come la cerva anela i corsi d’acqua così l’anima mia anela a te o Dio. L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente: quando verrò e vedrò il volto di Dio?”
Sl 41

Sono Suor Maria Teresa e mi chiamavo Matilde Patrizi.
Da quando ero piccola sentivo già il desiderio di essere religiosa, mi sentivo sempre felice quando vedevo le suore ed anch’io desideravo essere come loro. Fino a 15 anni sono stata molto legata alla mia famiglia, ma già a quell’età i miei genitori mi dissero che potevo andare dove volevo, perché prima la loro risposta fu sempre no, poiché ero troppo piccola. Furono molto contenti e mi accompagnarono in monastero per affidarmi alla Madre Abbadessa, era il giorno 8 dicembre del 1952.
Sono entrata felice di poter servire il signore e dopo 3 anni feci il noviziato vestendo l’abito monastico e presi il nome di Suor Maria Teresa il giorno 21 novembre del 1955. La professione temporanea la feci il 15 ottobre 1956 e tre anni più tardi la professione solenne il 13 gennaio 1960.

In quel periodo ho potuto servire le mie consorelle per molti anni nel preparare i pasti facendo la cuciniera ed occupandomi anche dell’orto. Dopo alcuni anni ci mandarono a cominciare la vita monastica nel Priorato degli Angelia a Ceccano (FR). Andando lì prendemmo coraggio perché era Dio che lo voleva, c’era tanto da fare, la costruzione della casa, gli animali, la campagna. Quindi significava sacrificio e lavoro, non avevamo ne luce ne acqua, era molto dura la vita che il Signore ci chiedeva, ma la vidi sempre come un aiuto alle anime che cercavano un luogo per lodarLo. Lavoravamo i campi, facevamo il fieno, piantavamo le verdure per poterci sostenere, insomma tutti i lavori di campagna. Dopo anni cominciammo anche a lavorare l’uncinetto e feci anche da catechista ai bambini. Ero impegnata anche nel preparare la cura per i calcoli renali e questo ci diede anche molto aiuto economico per andare avanti. Facevamo anche assistenza ad alcune anziane, che le loro famiglie ci affidavano, ed era un modo per sostenerci economicamente. Lavorammo anche per un fabbrica di plastica e facevamo per loro i tappi per le fiale di penicillina, i pezzi per i treni, le mezze suole delle scarpe, le guarnizioni per i cavi telefonici, le cuffie, pezzi per il cambio delle automobili e altre ancora. Tutti questi lavori fatti con sacrificio per più di 20 anni, ma anche con piena consapevolezza che era il volere di Dio.

Nel 1988 tornammo al nostro monastero e continuammo il cammino con tutta la comunità che con gioia ci riabbracciò. Ho sempre lavorato con alcune consorelle nel laboratorio di uncinetto. Ho anche aiutato Suor Maria Cecilia per preparare la cura per i calcoli renali, sono stata dispensiera per alcuni anni. Adesso ho l’incarico del laboratorio delle ostie, ed insegno anche a qualche giovane professa. Sono direttrice del laboratorio di uncinetto, portando avanti questa bella arte.

La preghiera è stata sempre il motore che mi ha portato per attingere forza nell’accettare ciò che Dio mi mandava. Dal mattino presto, prima che si faccia giorno il mio pensiero è prima di tutto all’amore che Dio mi da e lo ringrazio per l’opportunità di vivere un altro giorno e per amarLo, servirLo e pregare per ogni persona bisognosa, per quelli che si affidano alle nostre preghiere e per il mondo intero.

Rendo grazie a Dio per la vocazione che mi ha donato e mi affido alla Sua Misericordia.

Suor Maria Tersa osb