Karina

Karina

“Del resto, noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, che sono stati chiamati secondo il suo disegno.”
Rm 8,28

Mi chiamo Karina Simon Marquez, ho 20 anni, vengo dallo stato di Hidalgo in Messico. Attualmente sono un’aspirante alla vita monastica.

La mia vita era lontana dalla Chiesa e da Dio, credevo ma fino ad un certo punto, accettavo la sua esistenza, però non lo vedevo come un Padre. Nemmeno capivo l’idea della Chiesa, mi sembrava illogica. Pensavo di avere una vita retta, ma nonostante ciò qualcosa mi mancava. A volte la mia  vita l’ho vissuta senza senso, fino a quando un avvenimento  mi ha fatto tornare dentro di me e cominciai a pensare a tutto, incluso Dio e riflettei a quel che un giorno sentii, “Solo Dio basta”, allora Lui cominciò ad aprire la mia porta pian piano.

Mentre, io continuavo a vivere con questo pensiero, si avvicinavano i giorni per le iscrizioni all’università, volevo studiare Medicina, e far parte dei “Medici Senza Frontiere” (ONG), però dovetti aspettare un anno, adesso mi rendo conto che era un anno provvidenziale, di conversione. Cominciai ad andare a messa tutti i giorni, e così sparì l’idea errata che avevo della chiesa e di Dio, lo sentivo vicino, però Lo ignoravo.

Entrai nella comunità della Gioventù Francescana, e qui tanti dubbi trovarono risposta. In quel periodo mi feci domande sulla vita religiosa, pensai che se mi chiamava sarebbe stato nella vita attiva, perché nella vita contemplativa non si fa niente, perché c’è tanto bisogno fuori!  In quei giorni mi capitò tra le mani il libro: “Storia di un’anima”, dove capii, che la vita contemplativa, è il cuore pulsante, è ciò che da vita alla chiesa.

Entrai in un’università ed il desiderio di fare un’esperienza era molto forte, lo manifestai ad un Frate francescano che mi disse di rivolgermi alle monache Clarisse. Andai da loro e mi dissero di aspettare un anno. I miei genitori non volevano, era un “No assoluto”. Tutto mi diceva di aspettare. Giorni dopo parlai con lo stesso Frate e mi interrogò con le stesse parole che Dio ha detto a san Francesco: “a chi vuoi servire al padrone o allo schiavo?”. Trovai la risposta.

Un giorno vidi su Facebook la foto di alcune monache. Ecco era lì! Nei volti felici. Domandai alla Suora francescana che aveva pubblicato la foto, chi erano. Mi disse che erano monache benedettine, che la loro fondazione era aperta da qualche mese nello stato di Veracruz, sempre in Messico. Fatto curioso perché non conoscevo l’ordine di San Benedetto. Adesso capisco che quella fu la mano amorosa di Dio che mi portava e mi illuminava la strada da percorrere. Chiamai al telefono il monastero e chiesi di poter fare un’esperienza e la risposta fu un sì! Una settimana dopo preparai lo zaino e mi recai in monastero, era il giorno di San Pio da Pietrelcina.

Una piccola esperienza l’ho fatta, ma sapevo che la formazione era in Italia. E sicura che era la mia strada, mi decisi e ora mi trovo qui, nel Monastero Benedettino di San Giovanni Battista in Boville Ernica.

Adesso vivo l’anno dell’aspirantato e chiedo a Dio di portare a termine l’opera che ha iniziato in me!

Karina